Fondazione Condividere

"noi non siamo ciò che possediamo,
ma ciò che rappresentiamo per gli altri."

Le storie

Salvatore

Salvatore ha 56 anni, una moglie ed un figlio di soli 20 mesi.

Fino a qualche anno fa era un cuoco di successo : aveva aperto e gestito ristoranti ai quattro angoli del globo dall’ Ecuador alla Norvegia, passando per l’Estremo Oriente.

Dopo molti anni in giro per il mondo aveva accumulato quanto necessario ad aprire un ristorante tutto suo in Ecuador, paese dove ha anche conosciuto quella che poi sarebbe diventata sua moglie.

Purtroppo Salvatore ed il suo socio avevano investito tutti i propri risparmi nella banca sbagliata : quella Lehman Brothers che col suo fallimento diede origine nel 2008 alla crisi finanziaria i cui effetti devastanti sono ancora cosi presenti nella vita di milioni di persone.

Persi tutti i propri risparmi, tre anni fa Salvatore è tornato in Italia per cercare un lavoro ed è stato assunto come cuoco in una nota catena di ristoranti a Milano. Lo scorso anno però, complice la crisi, i proprietari hanno deciso di chiudere 3 ristoranti tra cui quello dove lavorava Salvatore, che ha perso quindi il lavoro.

Dallo scorso mese di Settembre la famiglia di Salvatore non ha più un reddito e vive solo grazie ai pacchi viveri che ritira ogni 15 giorni presso il Centro di ascolto, il che significa in pratica una dieta a base di pasta ed alimenti in scatola senza alcuna possibilità di nutrirsi con prodotti freschi, nemmeno per il bambino.

Ho visto due giorni fa la storia di Salvatore in una trasmissione de La 7 intitolata “gli affamati di Milano” che parlava della situazione di estremo degrado presente in molti quartieri periferici di Milano. Di Salvatore mi ha colpito l’estrema dignità ed il coraggio dimostrati nel farsi riprendere a viso aperto nel corso del servizio.

Ho quindi contattato i giornalisti che avevano fatto il servizio ed ho ottenuto il suo numero.

Ci siamo trovati stamattina nel Centro di ascolto (che già conoscevo perché è lo stesso di Irene) e gli ho parlato spiegandogli che da questo mese gli avrei garantito un sostegno al reddito adeguato a mantenere la sua famiglia per i prossimi 12 mesi. Tramite il Centro di ascolto dovrebbe poi essere possibile a breve mettere a disposizione di Salvatore una casa decorosa con un affitto equo del quale mi farò carico.

Per pudore e rispetto dei loro sentimenti non voglio dare dettagli sulla reazione di Salvatore e di sua moglie a questa notizia. Posso solo dire che nonostante i miei 10 anni sul campo, ho faticato molto anch’io a mantenere il controllo.

Questa sera mi ha mandato un messaggio sul cellulare che ho voluto salvare : fa parte anche questo della incredibile ricchezza di rapporti umani sviluppati in questi 10 anni.